venerdì 6 febbraio 2009

Il programma di Nova Italia /Partito On Line è stato da molti definito rivoluzionario: non sono d’accordo su questo e preferirei che fosse considerato innovativo ed adeguato ai tempi.
Varie sono state le fonti a cui ci siamo ispirati nella elaborazione del programma che di volta in volta verranno richiamate.

In questa sede, ci piace ricordare che il 20 febbraio 2009, si celebra il centenario della pubblicazione del Manifesto del futurismo di Filippo Tommaso Marinetti al quale tutti, eliminando le interpretazioni fuorvianti, dobbiamo essere debitori per la ventata innovatrice che in pochi anni si diffuse in tutto il mondo sia nell’arte che in altri campi.

Di seguito riportiamo il testo del Manifesto e ci riproponiamo di sviluppare successivamente il discorso dell’influenza delle tesi futuriste che ancor oggi sono attuali e condivisibili.

Manifesto del futurismo

Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità.
Il coraggio, l'audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia.

La letteratura esaltò fino ad oggi l'immobilità penosa, l'estasi ed il sonno.
Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l'insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno.

Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova: la bellezza della velocità

Noi vogliamo inneggiare all'uomo che tiene il volante, la cui asta attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita.

Bisogna che il poeta si prodichi con ardore, sfarzo e magnificenza, per aumentare l'entusiastico fervore degli elementi primordiali.

Non vi è più bellezza se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro.

Noi siamo sul patrimonio estremo dei secoli! poichè abbiamo già creata l'eterna velocità onnipresente.

Noi vogliamo glorificare la guerra-sola igene del mondo-il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore

Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d'ogni specie e combattere contro il moralismo, il femminismo e contro ogni viltà opportunistica o utilitaria

Noi canteremo le locomotive dall'ampio petto, il volo scivolante degli areoplani. E' dall'Italia che lanciamo questo manifesto di violenza travolgente e incendiaria col quale fondiamo oggi il Futurismo